lunedì 29 giugno 2009

Grazie Marjane.

Ho passato tre giorni di seguito, tutti di fila, a leggere un fumetto l'anno scorso. L'ho portato nella borsa mentre andavo al lavoro, tirato fuori nelle pause, letto sdraiata sulla sabbia, divorato come si fa con il proprio piatto preferito, le pagine tra le dita, una dopo l'altra come le ciliegie.
Sono entrata in libreria, l'altro giorno. Ed ho comprato il secondo fumetto. Le pagine, anche se in bianco e nero, sembrano arcobaleno, sono intrise di colore. Trasudano colore le parole, le frasi, le espressioni, lo stile è denso di magia, realismo, colore.
Dopo "Persepolis" e dopo "Taglia e cuci", Marjane Satrapi torna a raccontare, con il tratto netto, crudo, quasi a prendere dalla realtà solo l'essenziale, per renderla più vera di come è. E lo fa per la sua Teheran, pe ril suo Iran, per dire che in tanti hanno scelto, non solo di votare, non solo una nuova tagione politica.
Sono sceso in piazza, sono andati su Twitter e FaceBook, hanno riempito i loro blog, rischiando il carcere e la tortura, perchè hanno scelto. Di fare la Storia.
grazie Marjane. Grazie Persepolis 2.0.

http://www.spreadpersepolis.com/

venerdì 26 giugno 2009

Il pozzo e la luna, il pazzo e il PD.

No, non è in questo caso un soliloquio, un moto solipsista dell'animo. Tutt'altro. è un'accusa, ma insieme una propsta, una scossa, un consilgio, una considerazione.
è l'intervista di oggi che Claudio Velardi ha rilasciato a La Stampa e che mira a valutare le possibilità di leadership del PD. Poche, se restano dentro le logiche e le dinamiche attuali e vecchie, rivoluzione, se a determinarle sarà un pazzo, un innovatore, un utopista concreto (direo io).

martedì 23 giugno 2009

L'orgoglio dei piccoli.

Ho lavorato con Antonio Izzo, sindaco di Montesarchio al secondo mandato, premiato perchè bravo, competente. è concreto e appassionato.
Insomma. L'ho preso ad esempio di quello che oggi ci vuole. Coraggio e saper fare. Orgoglio e attenzione.
Per questo ci ho fatto un articolo sopra.
Eccolo.

Lorgoglio dei piccoli.

domenica 21 giugno 2009

Iran. un pensiero.


Lo diceva anche De Andrè: cosa si prova a guardare gli occhi di un uomo che muore.
O di una donna. Come Neda, la ragazza di 16 anni filmata nel momento della morte per le strade di Theran, colpita da un proiettile della polizia. Lo sguardo. E poi il sangue.
Ecco. Lo so che non diepende dla vedere la morte o meno, nè dall'emotività del momento.
Però in Iran a morire sono ragazzi così. Giovani. Vitali. Ribelli. e questa gioventù urlata non può che creare empatia e sostegno, coraggio e incoraggiamento.
Sono sicura che noi non possiamo capirli fino in fondo questi ragazzi perchè fino in fondo non capiamo il vissuto della Repubblica Rivoluzionaria, per noi la rivoluzione è una parola d'ottocento, lontana, distante, odora di polvere.
Per loro odora di oggi, e di mani sporche di sangue, quelle dell'amico, del fratello, del compagno di strada.
Lo so che fino in fondo questi ragazzi io non li capisco. Altro vissuto, altra latitudine, altri mondi passati e, forse, a venire.
Ma non posso fare a meno di sentirlo un pò quell'odore di rivolta e sudore, quel desiderio estremo di libertà.
Viene fuori d Twitter. Andate, mettete tra le tag #iranelection. Ogni 10 secondi i Tweet sono 100, 120. Informazioni che si rincorrono, persone che stanno là, magari in casa, con la consapevolezza di rompere un limite, di sbranare con le dita sulla tastiera un potere, di farlo a brandelli, anche se forse, chissà, ne moriranno (o ne vivranno ) schiacciati. Andate su Twitter, allora, e partecipate. Cambiate la location da Roma, Milano, Napoli, Bologna in una sola città: Theran.
Quell'odore di liberta viene fuori da YouTube, così come è venuto fuori da Persepolis, di Marjane Satrapi.
Compratevene una copia, portatela in borsa, nello zaino, nella 24ore questi giorni. Vi innamorerete dell'Iran come ho fatto io e spererete di andare un giorno a comprare i falafel in quella gastronomia là, dietro l'angolo, quello vicino piazza Reselat.
E forse quel giorno il ristoratore vi racconterà una storia. E voi ne riconoscerete il suono, l'odore raccapricciante di morte arrivato da Twitter, quella volta, anni orsono. Quando l'Iran ottenne il diritto di vedere riconosciuti i propri voti.
Grazie ai ragazzi del 2009.

Free Iran.

venerdì 19 giugno 2009

Berluscazzo. Quando alla fine ci vuole ironia.


BerlusCazzo, Berluscoop, Berluscopa...insomma, alla fine, qua, ci vuole ironia.
Non mi rassegno, infatti, a prendere la vicenda profondamente sul serio e preferisco scinderla, in particelle da analisi di laboratorio (politico, stavolta).
Per me la vicenda B. e D'Addario varie , che certo sono signore dalle regali formi, ma non credo dalla verificata credibilità, insomma, questa storia resta un problema di leadership e nulla più. è B. che sembra più ridicolo, meno credibile, magari fa sorridere un pò di più (a qualcuno, altri lo invidieranno)
Personalmente preferirei fossero indagate eventuali responsabilità politiche, relativa alla capacità di gestire il Paese, di prospettarne il futuro; preferirei che la domande della stampa fosse futuribile, non relativa, invece, al presente trombarolo del Presidente (poi, lo sarà davvero oppure tutta sta ciurma se ne siede intorno a lui a intonare vocalizzazioni di Apicella? questa ipotesi a me pare anche peggiore...).
Sesso (squallido, squallidissimo, da non crederci) e potere (squallido, squallidissimo, da non crederci) sono un binimio che non brilla per fantasia. Una soap ormai poco interessante.
E a me questo continua a sembrare un enorme problema per il PdL, ma di leadership appunto. Non è questa, non deve esserlo, la scossa che fa del governo un territorio terremotato. Già c'abbiamo l'Abruzzo. Anche se ormai se ne parla meno che di tette e culi.

giovedì 18 giugno 2009

FreeIran. La manifestazione a Roma.

Il Riformista e Radio Radicale hanno oragnaizzato la manifestazione Free Iran, a sostegno dei ragazzi di Theran.
ho partecipato, sono andata, perchè non esserci era come non dare la mano a qualcuno che ti inciampa accanto, era come non fermarsi, di sera, ad aiutare qualcuno che ha fatto un incidente.
Sostenere i ragazzi a T
heran è, invece, come sostenere un amico, uno che vuole portare il taglio di capelli che gli pare, non quello che gli procurano perchè si è ribellato.
Non usiamo, poi, nemmeno la parola ribelli. Non stanno sovvertendo le regole, vogliono c
he siano rispettate.
W
here is my vote?

Ecco il video.


mercoledì 17 giugno 2009

Pezzi di pizza e champagne a Palazzo Grazioli

va bene, ci aspettiamo le "scosse" al Governo.
va bene, non ci aspettiamo scosse d'eleganza dal Premier.
ma questa proprio no!
Patrizia D'Addario, una che si fa pagare 2000 per andarci a cena insieme a Roma (a 'sto punto ero miliardaria!), svela i particolari delle feste berleusconiane a Palazzo Grazioli (dove, peraltro, al quinto piano lavoro). E, udite udite, 20 ragazze si trovano ad aspettare B. mentre consumano un aperitivo a base di PIZZA e champagne!
Pizza e champagne. Non caviale, non salmone, non bocconcini prelibati, ma Pizza!!!
patrì, ma stavi a cena da Silvio Berlusoni o Silvio Braga, macellaio del tufello?

Aspettiamo, curiosi, nuovi elementi del pussy gate.

martedì 16 giugno 2009

Per i giovani di Theran. Ci siamo.





Domani, 17 Giugno, alle 19:00 bisogna andare a Piazza Farnese.
Bisogna. Perchè la ribellione ai risultati elettorali favorevoli ad Almadinejad, in Iran, è guidata da giovani e donne, da persone animate dalla forza della libertà, persone che vogliono avere uno spazio reale, concreto per immaginare e costruire il proprio futuro al di fuori argini ideologici, culturali, religiosi, politici. Sarò là. saremo in tanti.
E mi viene spontaneo pensare a Marianne Satrapi.

La politica: spazio alle idee!

La politica dovrebbe essere lo spazio di elaborazione, progettazione e costruzione del futuro di un Paese, di una comunità. La politica dovrebbe, quindi, essere il think thank per eccellenza, lo spazio delle idee.
è così? cosa manca? quali tensioni animano la politica italiana?
una piccola, piccolissima risposta, una smarty, pubblicata da Fare Futuro.

eccola!

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