domenica 21 giugno 2009

Iran. un pensiero.


Lo diceva anche De Andrè: cosa si prova a guardare gli occhi di un uomo che muore.
O di una donna. Come Neda, la ragazza di 16 anni filmata nel momento della morte per le strade di Theran, colpita da un proiettile della polizia. Lo sguardo. E poi il sangue.
Ecco. Lo so che non diepende dla vedere la morte o meno, nè dall'emotività del momento.
Però in Iran a morire sono ragazzi così. Giovani. Vitali. Ribelli. e questa gioventù urlata non può che creare empatia e sostegno, coraggio e incoraggiamento.
Sono sicura che noi non possiamo capirli fino in fondo questi ragazzi perchè fino in fondo non capiamo il vissuto della Repubblica Rivoluzionaria, per noi la rivoluzione è una parola d'ottocento, lontana, distante, odora di polvere.
Per loro odora di oggi, e di mani sporche di sangue, quelle dell'amico, del fratello, del compagno di strada.
Lo so che fino in fondo questi ragazzi io non li capisco. Altro vissuto, altra latitudine, altri mondi passati e, forse, a venire.
Ma non posso fare a meno di sentirlo un pò quell'odore di rivolta e sudore, quel desiderio estremo di libertà.
Viene fuori d Twitter. Andate, mettete tra le tag #iranelection. Ogni 10 secondi i Tweet sono 100, 120. Informazioni che si rincorrono, persone che stanno là, magari in casa, con la consapevolezza di rompere un limite, di sbranare con le dita sulla tastiera un potere, di farlo a brandelli, anche se forse, chissà, ne moriranno (o ne vivranno ) schiacciati. Andate su Twitter, allora, e partecipate. Cambiate la location da Roma, Milano, Napoli, Bologna in una sola città: Theran.
Quell'odore di liberta viene fuori da YouTube, così come è venuto fuori da Persepolis, di Marjane Satrapi.
Compratevene una copia, portatela in borsa, nello zaino, nella 24ore questi giorni. Vi innamorerete dell'Iran come ho fatto io e spererete di andare un giorno a comprare i falafel in quella gastronomia là, dietro l'angolo, quello vicino piazza Reselat.
E forse quel giorno il ristoratore vi racconterà una storia. E voi ne riconoscerete il suono, l'odore raccapricciante di morte arrivato da Twitter, quella volta, anni orsono. Quando l'Iran ottenne il diritto di vedere riconosciuti i propri voti.
Grazie ai ragazzi del 2009.

Free Iran.

1 commenti:

Regular John ha detto...

vado a cambiare la location del mio account twitter. mi sembra un atto quantomeno dovuto.

Blogger templates made by AllBlogTools.com