lunedì 16 novembre 2009

Coworking. Quando il lavoro fa comunità.

Ho scoperto di non essere pazza, grazie a una mail che mi hanno inviato i ragazzi di Lo Spazio della Politica.
Ho scoperto la mia ansia da ufficio chiuso, da tran tran che diventa tram tram, andata e ritorno, quotidiano, da ore di cui perdo il senso ed il verso, e si arrotolano su sè stesse come in un paese delle meraviglie senza confini, non è, tutto questo insieme, sintomo di una pazzia che incombe.
Ho scoperto che la mia ansia da lavoro in senso rigido la provano in tanti, ma molti non si limitano a sentirla e a scusarsene con un pò di imbarazzo.
Si inventano soluzioni.
Idee, baby, idee! Sempre questo il punto: idee, un imperativo per migliorare il presente, presentando futuro.
Come quella del coworking project: spazi a disposione di lavoratori diversi, capaci di rompere il confine netto tra tempo di lavoro e di incontro, luoghi in cui fare network significa mettere concretamente insieme esperienze profesisonali, confrontarsi, dare spazio alla fantasia condivisa.
Share, share, share.
Saranno gli ormoni da trentenne, ma quasi mi commuovo dalla contentezza.

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