martedì 17 novembre 2009

la non-protesta è su ffwebmagazine

Riporto qui il mio micro pezzo di oggi, 1000 battute, su ffwebmagazine.
Contro la politica che urlacchia e incita alla paura, alla contrapposizione attarverso liturgie un pò stantie.
Eccolo qua (formato Google Doc) e di seguito.

« Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di cinquanta piani. Mano a mano che cadendo passa da un piano all'altro, il tizio per farsi coraggio si ripete: "Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene." Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio. » L'odio, Mathieu Kassovitz

Questa, invece, è la storia di un Paese che rotola da un governo di destra, a volte, di sinistra, altre, di centro, sempre. Mano a mano che passa da una maggioranza all’altra, il Paese per farsi coraggio si ripete, imitando Gianni Morandi perchè il Paese agli ever green non rinucnia: “ma quanto è dura la salita, in gioco c’è la vita. Ma il passato non potrà tornare uguale mai!”.

Il problema, stavolta, non è la salita, che magari l’affrontiamo, ma proprio quello che il Gianni nazionale più teme: il passato, carico di stereotipi. Tra cui, non da ultimo, lo scontro viscerale tra narrazioni, ripetu(iv)e, ormai deboli. Il Paese così rotolante e bello, come dice Rutelli tanto da dedicargli un ben sillabato “visit Italy”, manca di un racconto positivo, e continua a crogiolarsi in una infertile narrazione “presentista” orientata all’odio, allo scontro, declinato in ogni sua (vecchia) forma liturgica.

Manifestazioni, comizi, studi televisivi sono sempre uguali e colanti le solite parole, così ripetute da aver perso di significato. Frasi da guerra, buone per Jack, che per intere serie di Lost sta là con l’occhio da cocainomane a temere l’arrivo degli Altri.

Ma Gianni te lo diceva da tempo, con le grandi mani sui fianchi: gli altri siamo noi.

E se siamo davvero noi a rimetterci? Noi tutti, il Paese intero che procede like a rolling stones, ma senza ritmo accattivante?

L’odio fa terra bruciata, sterilizza, cancella ogni creatività. Proprio oggi, proprio qui, nel momento in cui ci sarebbe davvero bisogno di fertilità, creatività, futuro. In una parola: d’amore.


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